In bianco e nero, il mondo si dipana, sul cofano d’auto, la giovane s’adagia, capelli corvini, sguardo in lontananza, nel riflesso d’industria, la sua danza.

Il passato si snoda, come filo sottile, tra vetro e acciaio, s’incanta l’abile, la ragazza, moderna, nell’antico contesto, un’epoca sfumata, un ricordo manifesto.

Il cuore della città, pulsante e vivace, tra fabbriche e fumi, memoria audace, così il quadro si fa, un racconto d’ieri, sospeso nel tempo, in bianco e nero, senza imperi.

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