Sospeso nell’etere siderale, un astronauta solitario, si siede sulla luna silente, sotto il manto stellato.
Dall’alto, la Terra sorride, un gioiello azzurro in un mare nero, ma nei suoi occhi riflessi, sguardi tristi si fondono con l’atmosfera.
Laggiù, nell’oceano che culla, una silhouette di donna emerge, il riflesso di un amore lontano, un’eco di voce nel vuoto cosmico.
La polvere lunare danza leggera, mentre l’astronauta contempla, la solitudine nell’abisso infinito, tra il freddo spaziale e la calda malinconia.
Il quadro racconta storie universali, distanze che sfidano il tempo, un’ode alla solitudine interstellare, dove cuori si perdono nell’infinito cosmico.